Allergia fuori stagione? Ecco perché hai sintomi proprio adesso e come fermarli

In questo periodo, molti si stupiscono di manifestare allergia anche fuori dalla tipica stagione primaverile, presentando sintomi come starnuti, naso chiuso, prurito agli occhi o mal di gola. Questo fenomeno è sempre più frequente: numerosi studi recenti hanno dimostrato che le manifestazioni allergiche non sono più circoscritte ai mesi di fioritura delle piante, ma possono colpire in qualsiasi momento dell’anno. Per comprendere le cause e trovare le giuste soluzioni, è importante approfondire i meccanismi e le variabili in gioco.

Perché compaiono sintomi allergici fuori stagione

I principali responsabili di allergia sono solitamente i pollini, gli acari della polvere, il pelo di animali domestici e le muffe. Tradizionalmente, la sintomatologia allergica si concentra durante la primavera per la grande diffusione di pollini nell’aria, ma negli ultimi trent’anni la situazione è cambiata radicalmente. Secondo le ricerche condotte dall’European Academy of Allergy and Clinical Immunology, il cambiamento climatico ha modificato i ritmi della natura: la stagione dei pollini oggi inizia circa 20 giorni prima e dura 10 giorni in più, con una concentrazione di allergeni nell’aria cresciuta del 46% negli ultimi decenni.

Questo significa che l’esposizione agli allergeni ormai si protrae ben oltre i mesi “canonici”, e chi è sensibile può avere disturbi praticamente in qualsiasi momento dell’anno. Inoltre, si registra un aumento di nuova insorgenza di allergie anche negli adulti che non avevano mai sofferto di sintomi prima.

Non bisogna dimenticare le allergie perenni, ossia quelle scatenate da allergeni presenti tutto l’anno, come polvere, acari e peli di animali. Questi ultimi possono provocare naso costantemente congestionato, starnuti frequenti, prurito a bocca e gola, occhi rossi e lacrimanti, difficoltà di concentrazione e affaticamento.

I sintomi “fuori stagione”: dalla rinite alla congiuntivite allergica

La rinite allergica, che può essere stagionale o perenne, si manifesta con sintomi classici come starnuti, congestione nasale, prurito al naso, mal di gola e occhi arrossati. Nel caso di esposizione continuata agli allergeni domestici, questi sintomi possono diventare persistenti e cronici, influenzando profondamente la qualità della vita.

Oltre alla rinite, sono frequenti anche:

  • Congiuntivite allergica: infiammazione della congiuntiva oculare con occhi rossi, prurito, gonfiore e lacrimazione pesante.
  • Tosse secca e difficoltà respiratorie, specie se l’allergia è associata ad asma bronchiale.
  • Sensazione di affaticamento e difficoltà di concentrazione, spesso trascurati perché poco evidenti.
  • In alcuni casi, polipi nasali, otiti e sinusiti croniche, soprattutto nei bambini.

Da segnalare anche la cosiddetta polisensibilizzazione: in ben 8 casi su 10 la causa dei sintomi è un mix di più allergeni, rendendo le manifestazioni cliniche più complesse e durature nel tempo.

Le cause del peggioramento: clima, ambienti chiusi, abitudini

Il clima ha un ruolo chiave. Le temperature più elevate, l’inquinamento e la variabilità delle stagioni accentuano il rilascio di pollini e l’attività degli acari, rendendo più difficile identificare il periodo “sicuro” per chi soffre di allergie.

Anche la frequente permanenza in ambienti chiusi “sigillati” o poco ventilati può favorire la proliferazione di allergeni: polvere, acari, peli di animali, muffe crescono facilmente in case riscaldate o umide, e la pulizia ordinaria spesso non basta a eliminarli del tutto. La presenza di animali domestici può rappresentare una fonte costante di sintomi, perché gli allergeni si depositano in qualsiasi angolo dell’abitazione.

Alcuni comportamenti ai quali si presta poca attenzione possono aggravare la situazione:

  • Tenere spesso le finestre aperte nei periodi a rischio di pollini.
  • Lavare poco i tessuti come tende, coperte, tappeti e biancheria, che trattengono acari e polvere.
  • Non cambiare abiti e non fare la doccia dopo essere stati all’aperto.
  • Lasciare entrare animali in camera da letto.
  • Non utilizzare aspirapolvere dotati di filtri HEPA.

Strategie efficaci per fermare i sintomi allergici

Riconoscere e gestire l’allergia “fuori stagione” è decisamente possibile. Gli esperti consigliano alcuni rimedi e accorgimenti pratici per ridurre l’esposizione agli allergeni e contenere i disturbi:

  • Evitare il contatto diretto con le fonti di allergeni: areare i locali correttamente, pulire spesso con attenzione tappeti, tende e superfici, utilizzare aspirapolvere con filtri specifici.
  • Lavare spesso le mani e il viso, cambiare abiti dopo attività all’aperto o contatto con animali.
  • Tenere chiuse le finestre nelle giornate ventose o durante la stagione di maggiore concentrazione di pollini.
  • Consultare un allergologo per identificare con test specifici quali siano gli allergeni che scatenano la reazione e trovare la terapia più mirata.
  • Utilizzare farmaci antistaminici (in accordo con il medico), spray nasali corticosteroidi o lacrime artificiali per ridurre i sintomi locali.
  • Sottoporsi, se indicato, a immunoterapia specifica per desensibilizzare il sistema immunitario.
  • Seguire uno stile di vita sano, con dieta equilibrata e attività fisica, che aiutano a rafforzare le naturali difese dell’organismo.

Secondo studi recenti, il segreto per controllare i sintomi è la prevenzione costante, soprattutto nei soggetti polisensibilizzati, intervenendo attivamente sul proprio ambiente domestico e sulle abitudini quotidiane.

Consigli pratici per vivere meglio

Il primo passo è imparare a riconoscere i sintomi e non sottovalutarli mai, anche se si manifestano “fuori stagione”. Un consulto tempestivo dallo specialista eviterà la cronicizzazione e il peggioramento dei disturbi. Molto importante è anche rispettare le prescrizioni farmacologiche e programmare i controlli in previsione dei cambi di stagione, quando i disturbi tendono a intensificarsi.

Inoltre, per chi ha animali domestici, è utile lavare frequentemente il loro pelo, evitare che entrino nelle zone notte e ventilare i locali più spesso, prestando attenzione alla direzione del vento e alla concentrazione di pollini nell’aria.

L’allergia non deve essere vissuta come una condanna, ma gestita con consapevolezza. Le nuove soluzioni terapeutiche, i progressi nella ricerca e la corretta informazione permettono di ridurre l’impatto dei sintomi e godere di una vita più serena, tutto l’anno.

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